Ceva-Ormea
Due sono i colori che restano impressi nel viaggiatore che percorre su carrozze d’epoca i 35 chilometri della Ferrovia della Val Tanaro, da Ceva ad Ormea: il verde del fondovalle e dei boschi che ricoprono le pendici delle montagne, tra cui spiccano castelli, terme e pregevoli borghi storici, e l’azzurro delle acque del fiume Tanaro, accanto a cui la ferrovia corre per lunghi tratti, attraversandolo ben nove volte con arditi ponti. Proposta già negli anni ’50 del XIX secolo come possibile collegamento tra il basso Piemonte e la Liguria di Ponente passante sotto il colle di Nava, la costruzione di una ferrovia in alta val Tanaro si concretizzò solo alcuni decenni più tardi: il 15 settembre 1889 fu attivato il primo tronco da Ceva a Priola, il 15 luglio 1890 la ferrovia giunse a Garessio, il 15 aprile 1891 fu prolungata a Trappa e, infine, il 15 febbraio 1893 raggiunse Ormea. La continuazione fino a Oneglia, sulla costa ligure, non fu mai realizzata e così la linea fu relegata fin dall’inizio ad un ruolo secondario. Col passare degli anni molte stazioni furono declassate a fermate e nei primi anni 2000 l’esercizio divenne a spola, con un unico convoglio che percorreva avanti e indietro la linea, fino a cessare del tutto il 17 giugno 2012. Dal 2016 è entrata a far parte del progetto Binari senza Tempo di Fondazione FS e riattivata per l’esercizio turistico