Sulmona-Carpinone
La linea
La Ferrovia dei Parchi Sulmona-Carpinone, seconda linea a scartamento ordinario più alta d’Italia è anche detta la "Transiberiana d’Italia”, che si sviluppa per un lungo tratto oltre i 1.000 m di altitudine attraversando i boschi del Parco Nazionale della Majella e i rinomati altipiani d’Abruzzo, che d’estate appaiono come verdi praterie con animali al pascolo mentre d’inverno ricordano le bianche distese di neve sferzate da venti gelidi della Siberia. Prevista dalla legge Baccarini del 1879, la Sulmona-Carpinone fu attivata in due fasi, dopo complessi lavori di costruzione condizionati dall’aspra orografia del territorio e dalla mancanza di strade per il trasporto dei materiali: nel 1892 fu aperto il tronco Sulmona-Cansano e il 18 settembre 1897 i treni arrivarono a Carpinone. La linea, lunga 118 km, ha un tracciato tortuoso e spettacolare, con pendenze fino al 28‰: dai 328 m di Sulmona sale ai 1.268 m della stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo (superando un dislivello di quasi 1.000 m!), ridiscende ai 793 m di Castel di Sangro, risale nuovamente a 923 m a S. Pietro Avellana e, infine, scende a 631 m a Carpinone. Pesantemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale, fu interamente riattivata solo nel 1960, ma i passeggeri iniziarono presto a calare, a causa dei lunghi tempi di percorrenza, portando alla sospensione del servizio ordinario tra il 2010 e il 2011.